29/06/08

Polizia

Venerdì sera torno a casa dopo il lavoro, morta dal caldo e sfranta dalla ricerca parcheggio (abito sopra un teatro che in questo periodo organizza i saggi per le scuole di danza) ballerine, parenti e fiorai improvvisati tutt’intorno!

Trovato posto noto un po’ di gente tutt’accalcata e benché avessi ospiti a cena mi dirigo a guardare; davanti l’uscita d’emergenza del teatro, nel bel mezzo del via vai, c’era un barbone in mezzo al marciapiede, per terra con addosso vestiti invernali, accanto un cartone di vino vuoto, sotto il sole cocente, apparentemente stordito, tra una puzza indescrivibile, immobile. Il dilemma d’ogni bravo cittadino: chiamo i soccorsi o lascio stare? Li avrà già chiamati qualcun’altro o mi do da fare? Decido di chiamare perché io, vestita da giugno stavo morendo di caldo, lui vestito da gennaio e pieno di vino forse s’era sentito male o poteva farlo.

Poliziotto: Polizia dicaaa

Rita: Buonasera, guardi volevo segnalare che a v. del vignola 153, accanto al teatro olimpico (il 113 è nella strada parallela), c’è un barbone in mezzo al marciapiede, per terra con addosso vestiti invernali, accanto c’è un cartone di vino vuoto, sta sotto il sole apparentemente stordito, tra una puzza indescrivibile, con un capannello di gente attorno. Potete venire a vedere?! Non vorrei si fosse sentito male.

P: Mi dice il suo nome e cognome

R: (fornisco i dati)

P: telefono

R: (fornisco i dati)

P: Qual’era il civico?!

R: 153

P: Ma il teatro olimpico è su una piazza

R: Il barbone sta sbragato davanti all’uscita d’emergenza del teatro che è all’inizio di v. del vignola ad angolo con la piazza e comunque sempre al civico 153

P: Ma vede se respira?

R: C’è una puzza che accora da tre metri e non mi sono troppo avvicinata, comunque mi sembra di si…sa, però, non sono un medico

P: Lei ha provato a chiamarlo, scuoterlo, svegliarlo?!

R: Mi scusi, ma io sono una donna e pure magrolina, lui è un omone barbone probabilmente ubriaco fradicio, secondo lei poi se reagisce e mi da ‘na mazzata in testa vi richiamo e ricominciamo la telefonata?!

P: C’è qualcuno che può rimanere ad indicarlo quando arriveranno i soccorsi?!

R: Ad indicarlo?! C’è uno che sta in mezzo al marciapiede, per terra con addosso vestiti invernali, accanto c’è un cartone di vino vuoto, sotto il sole, tra una puzza indescrivibile, con un capannello di gente attorno, al civico 153 e bisogna che qualcuno ve lo indichi?! Mica stiamo alle favelas del Brasile

P: Okkei signò, arriva l’autombulanza

Ci saranno almeno tre ospedali nel giro di pochi km, aspettiamo mezz’ora (10 minuti solo di telefonata), arriva il 118. Scendono in tre, si mettono i guanti, portano la barella, si fanno largo, scuotono il barbone che prima non reagisce, poi s’incazza perché non gli va d’andare con loro, si levano i guanti e chiamano il 113…immagino la risposta…

polizia dicaaa

il barbone poi se lo sono portato e spero l’abbiano visitato, probabilmente era solo stordito ed infastidito, ma io mi sono chiesta e se fosse stata un’emergenza più seria? E se fosse stato colpito da un infarto? E se si fosse trattato di un’aggressione?

Oltre ad un po’ rompiscatole mi sono sentita anche molto poco sicura, poco protetta da una polizia sollecita che si mostra solo ed esclusivamente burocrata. Chissà se la prossima volta farò la brava cittadina o la più comune menefreghista.

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24/06/08

Anche le Stelle verranno a guardare


Anche quest’anno Acea, AceaElectrabel e Acea Ato2 hanno organizzato lo spettacolo realizzato dal maestro Valerio Festi in collaborazione con Buddy Event "Anche le stelle verranno a guardare".
L'Appuntamento era per Venerdì 20 giugno, ore 21.00, in piazza del Popolo.
Sedotti nella notte più breve dell’anno, da danze di suoni e colori e non dimenticare quanto acqua ed energia sono da sempre così importanti. Un binomio che ha segnato storia, architettura, cultura; che ha contraddistinto una città come Roma, che l’ha resa unica quanto a bellezza.

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Calcio Storico

L'obiettivo è sempre quello: fare gol! Ma diversamente dal calcio milionario praticato sui rettangoli verdi, quello antico giocato a Firenze consente qualsiasi mezzo per violare la rete avversaria. Il calcio storico risale al Medioevo, ma ancora oggi rappresenta un momento clou per Firenze!

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Trendy Sun!


Il nuovo must dell'estate: un bracciale contenente la crema solare...disponibile in 4colori, sicuramente comodo da portare!!!

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Luoghi del Cuore!

"Cancelliamo le brutture d'Italia" è l'appello del Fai che ci invita a segnalare tutto ciò che rovina i bei pasaggi d'Italia!

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Che sogno di lavoro!

Il suo colore preferito è il verde. Il fiore più amato è la calla, ma nelle sue mani qualunque fiore prende una luce diversa e trasmette nuove emozioni. Floralista milanese, dopo una lunga gavetta, insieme ad un team di giovani creativi crea mazzi raffinati per la casa, grandi scenografie per hotel di charme, allestimenti per eventi.

Vincenzo Dascanio

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DMAIL




Cose divertenti, oggetti curiosi, attrezzi imprevedibili...in 6 negozi in Italia ed uno shop on-line!!!


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    16/06/08

    Narciso

    Il mito di Narciso che troviamo nelle Metamorfosi di Ovidio si presta ad un’analisi di tipo psicologico il cui tema è "l’amore per sé". Il mito racconta di Narciso, giovane di bellissimo aspetto, che, specchiandosi in una fonte, s’innamora follemente della sua immagine tanto da morire di dolore, nel momento in cui si accorge che non potrà mai possederla. La chiave di lettura del mito è il "rischio del fallimento". Un fallimento genera nell’individuo un sentimento di dolore, che istintivamente egli debella rifiutando di correre questo rischio: c’è il rifiuto della sofferenza, che esclude a priori la possibilità di avere un successo, per non rischiare il fallimento.
    Narciso rifiuta il dolore di questo fallimento per non tradire se stesso. Il tradimento per Narciso è la separazione dalla propria immagine, la psicologia ha visto in ciò il rifiuto di un confronto con altri volti, e quindi con gli altri, che hanno la capacità di mettere in discussione l’Io che si mette in relazione, distogliendolo dall’amore per sé e focalizzando la sua affettività verso l’altro.Narciso rifiuta questo confronto, si ferma a ciò che è identità, perché non vuole correre il rischio di un fallimento. L’essere Io, l’essere soggetto per Narciso non costituisce affatto vulnerabilità, in quanto lui è una soggettività beata, autonoma e non bisognosa di altro: è invulnerabile, in altre parole non soggetta ad alcuna offesa. Narciso è il simbolo di una soggettività non relazionata, perché presuntuosa d’invulnerabilità.
    L’immagine riflessa nella fonte viene a simboleggiare il rapporto interpersonale al quale Narciso si sottrae nel momento in cui non riconosce l’altro, e quindi, poiché l’altro è la sua immagine riflessa, il rifiuto di Narciso diventa anche attestazione di un disamore di sé. Narciso è incapace di tradire la propria immagine nella stessa misura in cui è incapace di separarsene: non sa sostenere l’esperienza della separazione.
    Provate a pensare a chi avete attorno, provate a notarne gli atteggiamenti...meditate gente, meditate!

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    Salutame a Surriento!

    Cinque giorni reclusa in un albergo, in un ufficio ...certo, meglio Sorrento che Bonn... al ritorno il solito "pacco" di welcome back... mail, carte, impegni e sorrisetti "mi hanno detto che sei stata in vacanza...", un secco no comment! Per fortuna alle 19.30 scattava il giretto in paese, il mio amico che mi aspettava per l'aperitivo al bar ...proprio vicino al Chiostro preferito... come non poterlo immortalare?!?
    Il mio Amore impegnato a Roma ...arrivava Bush... coincidenza o c'è chi oltre a s-parlare troppo pensa-male?! Chissà e chi-sse-ne-frega, però il mio Amore comunque s'è fatto sentire, come solo Lui sa fare:
    parole dolcissime, fiori, frutta e champagne!

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    Gomorra

    Pesante, tuto sottotitolato, di una realtà così bruta che è quasi scioccante...per palati non delicati!!!

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    05/06/08

    S.Rita

    Oggi in ben due occasioni mi è capitato di parlare di S.Rita; inoltre spunto della riflessione sono state le affettuosissime parole di risposta della Madre Badessa ad una richiesta di papà…la riflessione è che circondati da gente mediocre e schiacciati dai ritmi infernali troppo spesso ci allontaniamo da quella che dovrebbe esser l’essenza d’una vita speciale!

    Vi racconto una storia…leggetela come una fiaba perché, benché purtroppo sia tutto vero, c’è il lieto fine: che sono io!!!

    Roma, era appena iniziato l’anno 1974. Marito, moglie in dolce attesa al settimo mese, mamma di lui e qualche amico decidono d’andare a cena in trastevere; è un weekend di relax…vengono dall’Umbria e si voglio godere la Città Eterna…direzione il solito e preferito ristorante (Sabbatini n.d.r)! Arrivano con le macchine sulla piazza stessa (tempi privi di ztl, parcheggiatori abusivi, divieti di sosta), le signore scendono per non affaticarsi, soprattutto la puerpera, e gli uomini vanno a parcheggiare. Pochi i metri da fare a piedi, tempo di oltrepassare una fontana; da un vicolo sbuca una Mini Cooper, marcia bassa tutta tirata, gomme che stridono sui sanpietrini ed il passeggero tutto sporto dal finestrino…nel sedile posteriore borsette alla rinfusa…è un attimo: la mano si allunga, le signore urlano, la puerpera si gira per proteggere la pancia ormai enorme, la tracolla che s’impiglia nella pelliccia, la puerpera barcolla…per pochi metri, per pochi lunghissimi attimi, la mamma e la sua creatura vengono trascinati per la piazza e proprio dopo la fontana l’incastro si scioglie e la Mini continua la sua corsa. Angoscia, spavento, rabbia, disperazione…tante le sensazioni…il marito primario chirurgo, la clinica pronta e la preghiera a quella Madre Badessa affinché ci sia una supplica alla Santa delle Cose Impossibili che faccia nascere quella creatura in salute e riconoscenza, tanto da darle il suo nome!

    Questo racconto l’ho sentito tante volte

    Tutte le volte mia mamma mi guarda, si commuove ed io l’abbraccio forte forte

    Questo è il motivo per cui io festeggio l’onomastico

    Santa Rita aiutami tu che sei tanto cara al cuor mio ed al cuor di Gesù!

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    03/06/08

    Melissa e Sofia sulle giostre!

    Sofia, la solita Principessina con la cuffietta e Melissa, da vera Ramba con il cappellino!!!
    Amori di zia!!!

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    Parking

    Una mattina di GIUGNO piove, e già mi gira...la sera prima ho girato ore sotto casa per un posto a 600 metri perchè c'era teatro ed a me gli Stomp manco mi piacciono...e la mattina dopo come ti trovo la macchina?!
    La mia, per la cronaca, è la Yaris sulla sinistra che era parcheggiata PRIMA della macchina di destra!!!
    Voi che avreste fatto?! Denuncia?! Graffio vandalico?! Retro sbadata?!
    Io gli avrei scritto "stronzo" con un cacciavite sul cofano, ma in un atto di bontà e sopratutto non trovando l'arnese me ne sono andata a la-vu-ra-r!!!

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    Il Divo

    Bello, da vedere, regia originale, cast azzeccatissimo...tutto vero, purtroppo!!!Che strazio questa Italietta

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    Mauro Corona

    I suoi libri hanno venduto oltre un milione di copie. Non pensate ad uno scrittore divo; Mauro Corona è un pirata poeta, un saggio stravagante che in montagna tra abeti e betulle trova se stesso e strapazza le donne, anche se in fondo in fondo le adora!
    E’ nato 57 anni fa, è scampato alla tragedia del Vajont, quattro figli…tutti Dottori, li ha fatti laureare con il prodotto di scritture e sculture!
    Nessuno sa amare, perché l’amore è sacrificio e nessuno oggi è disposto a farlo”
    Scrivo a mano con penne sottili e poi lo mando all’Editore, che se lo batta lui il testo al computer, scrivere al pc è come fare sesso con una bambola di plastica: sterile e triste!”
    “Alla tecnologia si deve porre un limite, altrimenti ne diventiamo schiavi; anch’io ho la motosega, ma vedo famiglie dove c’è il pela-mele, il pela-patate, il fai-polenta…troppo!”
    “Esistono alberi donna, la muga: ha un ciuffo verde fuori ed un tronco di 30 metri sottoterra che non vuol dare a nessuno, la vecchia zitella!”
    “Credo in Dio nonostante gli attori domenicali, vanno a messa e poi sono mafiosi!”.

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    Orecchiette

    A me piace molto leggere, libri naturalmente…ma anche quotidiani, riviste, news su internet, cartelloni pubblicitari per strada…insomma un po’ di tutto perché mi piace esser informata di quello che succede nel mondo e poter scegliere cosa approfondire o cosa evitare!!!
    Io sono quella che prende sempre i giornalini gratuiti ai semafori, un po’ perché ci sono tante notizie ed un po’ perché mi fanno pena quei ragazzi fermi al semaforo con la concorrenza extracomunitaria accanto, che guadagnano in base a quanto piazzano…una volta ho assistito alla scena del loro “responsabile” che passando in moto, senza scendere, senza nemmeno togliersi gli occhiali da sole gli ha strillato che dovevano darsi una mossa e che anche se il semaforo era giallo dovevano avvicinarsi alle auto…vi giuro che la tentazione di metter la prima e stirarlo è stata forte, ma mi sono limitata ad accostare e prendermi una ventina di copie! Comunque, tornando al titolo, le orecchiette sono quelle che faccio sulle pagine quando trovo qualcosa d’interessante e che poi naturalmente faccio notare al resto della family che si trovano la rivista già vissuta…non tutti apprezzano, molti ci sorridono, qualcuno storce il naso…ma sapete qual è la vendetta divina?!
    Avere un Capo che ha la stessa mania e ti manda decine di articoli strappati qui e là!

    Per voi una selezione di orecchiette:

    Googolopoly, il Monopoli per internauti; si scarica gratis dal sito www.box.net ed al posto di p.za Dante c’è una casellina riservata a Microsoft, invece di Vicolo Stretto c’è Face Book!

    Volete fare una vacanza virtuale o prepararvi a quella vera?!
    Nel portale www.soundcities.com potete sentire i suoni di alcune capitali del mondo!

    Se a sognare si è in tanti il desiderio si può avverare! Questa è la filosofia del sito francese We have a Dream, basta iscriversi e segnalare il proprio sogno…se altri utenti lo condividono si dividono costi ed idee www.wehaveadream.com

    Grazie alla creatività del designer Pelagallo la mitica 500 è diventata una borsa: www.dpurse.com

    “Non sarai mai solo con la schizofrenia” diceva Woody Allen. E qualcuno deve aver preso la battuta alla lettera, visto che migliaia di persone con disturbi mentali si sono messe in rete e hanno deciso di scendere in piazza per fare coming out. Succede in America, Australia, Sud Africa e anche in Europa, dove si stanno moltiplicando i Mad Pride: i festival dell’Orgoglio pazzo per combattere lo stigma, l’etichetta negativa che bolla chiunque sia affetto da una malattia della psiche e lo mette ai margini della vita sociale.
    www.mindfreedom.org/campaign/madpride

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