L'Inquisizione

Erano settimane che non frequentavo un certo posto e solo adesso capisco che avrei fatto meglio a non tornarci! Parlarsi attraverso qualcosa e non di fronte, è pratica a me inusuale! Il mio blog è un rifugio di sfogo e condivisione, non certo di giudizio e castrazione, ma almeno lasciatemi il lusso di poterlo fare come e più mi pare!!! Evidentemente le regole del gioco sono queste e come dire…quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare! La storia potrebbe sembrare un romanzo, ma purtroppo di fantasia c’è poco…è tutta triste realtà !
Il titolo del post è un bizzarro parafrasare…quel “tu”, addirittura chiesto e mai concesso, riservato per chissà quale simpatia, è solo un lontano ricordo. Quello che mi stupisce è come si possa riservare tanta comprensione ad alcuni e così tanta intransigenza per altri. Ne è ferita la mia parte più sensibile. Ho sempre creduto che la calunnia fosse il mezzuccio di chi altre armi non avesse, ma forse sbagliavo!
Purtroppo non racconto storie né a me stessa, né a chi voglio bene; e che ci piaccia o no, Caino uccise Abele, questo nessuno lo può interpretare, ma è solo un fatto da accettare! A me, indubbiamente di temperamento deciso (fermamente convinta del fatto che è meglio un giorno da leoni, che mille da…), a cui è insopportabile persino l’appellativo d’ostaggio, piace il confronto diretto, lo scambio, la costruttiva riflessione e soprattutto il rispetto delle opinioni altrui. La censura, l’ordine di dire o tacere, tirare pietre o parole, non ha senso…almeno non il mio. Un torto, un danno lo si può subire anche di riflesso, può esser solo morale, semplicemente “emotivo”; così si può sentire proprio una parte di quella massa che tutti i giorni si dicono d’essere un “team”, tanto che se ne chiamano membri!
Viene duramente criticata una mia posizione, che, indubbiamente, mai garantista ha voluto esser, ma sicuramente né moralista, né di basso spessore. Quello che mi dispiace è che viene fatto estrapolando delle parole da un contesto molto più ampio ed importante, quello di persone ferocemente uccise. Condanne e processi lasciamoli ai Tribunali ed a chi ha deciso d’avere lo stomaco per assumersi quelle responsabilità e lavorarci, a noi però, lasciateci almeno le opinioni personali, basate sul quel che ci è dato sapere, dalle fonti che riteniamo più veritiere e per quello che sappiamo valutare, ma, per favore, e come tradizione vuole, i pettegolezzi sono appannaggio delle cameriere a cui tanto piace “inciuciare”!
Su una cosa sono d’accordo, l’esser stanca di tutto questo e del fatto che abbia a che fare col mio personale; purtroppo ho sbagliato io a darne parziale accesso, avrei dovuto imparare da chi, del proprio, ha fatto come gli pare, senza starsi tanto a preoccupare! Seguirò il consiglio d’un Amico Speciale che ha commentato l’espresso fervore direttamente sul blog e non mi servirà partire per lidi lontani…mi dicono che Bagdad vada per la maggiore…basterà ricordarmi di ciò che dice l’Amico Francese “Rita, take it easy…it’s only business!”.
Perché dovrei perdere la speranza, il sogno d’un mondo più giusto?! Perché dovrei smettere di dare il mio piccolo, o grande che sia, contributo nel tentare di migliorarlo?! Perché non dovrei più distinguere ciò che mi piace, da ciò che mi da la nausea?! Perché dovrei cambiare l’esser me stessa per adeguarmi all’altrui?! La credibilità non me la da la targhetta che porto sul completo, ma la persona che sono. E se per questo non finirò tra le schiere dei potenti, di quelli che contano…pazienzaaa…ho altro nella vita che mi da grandi soddisfazioni!!! E’ facile parlare e sparlare degli altri, ma prima di farlo pensiamo a mantenere le promesse che facciamo ed all’esempio che diamo.
Adesso basta (un po’ di maalox e si riparte!), finiamola qui e finiamola in bellezza…
…mi dicono che una volta c’erano le "tricoteuses", famossissime per i più, ma per quei “pochi” che non lo sapessero, erano le popolane che durante la rivoluzione francese si mettevano in prima fila, davanti al palco della ghigliottina e sferruzzavano lavori a maglia nell'attesa di veder rotolare le teste dei condannati a morte…immagine quanto mai appropriata al contesto…peccato che a me sferruzzare a maglia non piaccia per niente, preferisco un sano shopping tra la gente…viva e divertente!
Etichette: Cogito ergo sum
5 Comments:
Piccola Rita, calci nel culo a chi ti fa star male...fregatene e torna a sorridere!
Amicaaa, te lo diceva il prof di procedura penale che avresti avuto una brillante carriera come PM...lascia stare, non ti seccare e andiamocene a far shopping da H&M!!!
Dici bene tu!
Caliamo un velo pietoso sulla pietosa vicenda “Tarallucci e Vino” ma infondo che bisogno c’è di parlarne ancora?! A che serve?! Ognuno si tiene le proprie idee e buonanotte!
Se questo fosse un post avrebbe come titolo "GRAZIE A TE"
Per...:
la grinta,
la fermezza,
l'onestà,
l'integrità,
il coraggio,
la volontà,
la forza,
la passione,
la reazione,
lo spirito,
la tenacia,
la trasparenza,
GRAZIE PER ESSERE ESATTAMENTE COME SEI!!!
Ragazzi, che dire se non...
...G-R-A-Z-I-E!!!
Il mondo sarebbe sicuramente migliore con tante persone come te, non perdere la forza!
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