Il Metodo Antistronzi

Collana Antidoti Traduzione Fabrizio Saulini pp. 224 - euro 14,00 - Agosto 2007
Robert I. Sutton è titolare a Stanford della cattedra di tecnica aziendale innovativa. Laureatosi in psicologia applicata al posto di lavoro, ha creato lo Stanford Technology Venture Program (Smarketing. E’ o è stato consulente per le maggiori aziende americane ed europee, dalla Pepsi alla Nokia, dalla Nike all’IBM. Autore di altri best-seller (già sotto contratto per Elliot Edizioni), ha rinunciato a pubblicare il suo ultimo libro con la TVP), mirato al pensiero lineare e multidisciplinare all’interno del prestigiosissima Harvard University Press perché i responsabili editoriali non gradivano il termine “stronzo” (che poi è stato addirittura censurato sulla classifica del New York Times!).
Robert I. Sutton è titolare a Stanford della cattedra di tecnica aziendale innovativa. Laureatosi in psicologia applicata al posto di lavoro, ha creato lo Stanford Technology Venture Program (Smarketing. E’ o è stato consulente per le maggiori aziende americane ed europee, dalla Pepsi alla Nokia, dalla Nike all’IBM. Autore di altri best-seller (già sotto contratto per Elliot Edizioni), ha rinunciato a pubblicare il suo ultimo libro con la TVP), mirato al pensiero lineare e multidisciplinare all’interno del prestigiosissima Harvard University Press perché i responsabili editoriali non gradivano il termine “stronzo” (che poi è stato addirittura censurato sulla classifica del New York Times!).
Il decalogo:
1. Enunciate il metodo, mettetelo per iscritto e applicatelo. Ma se non siete in grado o non volete seguirlo, è meglio non dire niente: evitare una falsa promessa è il minore dei due mali. Non fatevi la fama dell’ipocrita o del capo di un’organizzazione piena di stronzi.
1. Enunciate il metodo, mettetelo per iscritto e applicatelo. Ma se non siete in grado o non volete seguirlo, è meglio non dire niente: evitare una falsa promessa è il minore dei due mali. Non fatevi la fama dell’ipocrita o del capo di un’organizzazione piena di stronzi.
2. Gli stronzi assumeranno altri stronzi. Tenete gli stronzi che avete in casa al di fuori del processo di selezione del personale, oppure, se non potete, coinvolgete quante più presone “civili” durante i colloqui e le selezioni, così da limitare la tendenza degli stronzi ad assumere “quelli come me”.
3. Liberatevi degli stronzi appena potete. Le aziende spesso aspettano troppo prima di liberarsi degli stronzi patentati e incorreggibili. E una volta che lo fanno, la reazione più comune è, «perché ci abbiamo messo tanto?»
4. Trattate gli stronzi da incompetenti. Anche se qualcuno è bravissimo nel suo lavoro ma continua a mortificare il prossimo, va trattato da incompetente.
5. Il potere genera stronzaggine. Attenzione: concedere a qualcuno – anche alle persone all’apparenza più miti e sensibili – un minimo di potere può trasformarlo in uno stronzo integrale.
6. Adottate il paradosso potere-performance. Accettate il fatto che la vostra organizzazione ha, come è giusto che sia, un ordine gerarchico, ma fate tutto quello che è in vostro potere per ridimensionare e ridurre le altre differenze di rango tra i membri. Avrete meno stronzi tra i piedi e, secondo i migliori studi, anche una performance migliore.
7. Gestite i momenti, non solo i processi, le politiche e i sistemi. Gestire al meglio gli stronzi vuol dire concentrarsi sulle piccole cose quotidiane e lavorare per cambiarle. I miglioramenti sono garantiti. Riflettete su ciò che fate, osservate come gli altri rispondono al vostro comportamento e a quello dei colleghi e fate degli “aggiustamenti” durante l’interazione con le persone che vi trovate davanti.
8. Mettete in pratica e insegnate il confronto costruttivo. Costruite una cultura aziendale in cui tutti sappiano quando discutere e quando smettere di litigare. Insegnate a raccogliere dati, ad ascoltare gli altri, a non piagnucolare e a portare a avanti le decisioni prese (anche quando si è in disaccordo). Quando arriva il momento di combattere per un’idea, seguite il consiglio di Karl Weick: «Se hai ragione combatti, se hai torto ascolta».
9. Adottate il metodo dello stronzo di rappresentanza. Poiché le persone tendono a seguire le regole più scrupolosamente in presenza di una o due “mele marce”“stronzi di rappresentanza”. Avere sotto gli occhi dei “modelli contrari” spinge tutti gli altri a comportarsi bene. che danno il cattivo esempio, il metodo anti-stronzi ha più possibilità di successo nelle organizzazioni che contano al loro interno uno o due
10. In sintesi: unite a politiche di ampio respiro i piccoli gesti quotidiani. Una buona politica di asshole management (gestione degli stronzi) è possibile solo in presenza di un circolo virtuoso che concili le “grandi” politiche aziendali con i piccoli gesti quotidiani delle persone che parlano e lavorano insieme.
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1 Comments:
Io inizierei col dare priorità ai punti 2, 3 e 5!
Risolti quelli, passerei ai punti 4, 6 ed 8!
Sarebbe abbastanza per riuscire ad ottenere un buon risultato. Non credi?!
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