Che Vacccansa!!!
Ed eccomi qui dopo tanto, tantissimo tempo, a raccontarvi ancora un’altra storia.
Riprendiamo il filo del tempo con il mitico viaggio in Spagna, Paese di antiche tradizioni e recenti trasformazioni, dove presente e passato sembrano aver trovato un loro inspiegabile equilibrio. La voglia di stare insieme, di socializzare, con i tavolini all’aperto sempre gremiti; l’eredità di artisti importanti; i palazzi moderni e quelli antichi; le campagne che offrono paesaggi diversi accompagnati da tori, scultorei o viventi, ovunque disseminati; le tradizioni e le feste vissute con trasporto ed amore dai giovani come dagli anziani; l’eredità storica e quella culturale…siete pronti?! Via!!!
Voliamo a Barcellona: città sorprendente dagli spazi ampi e la gente viva e divertente! Il Barri Gòtic, la città vecchia, attraversata dalle Ramblas conserva la Cattedrale in un dedalo di viuzze e piazze medievali per spingersi fino al vivace lungomare pieno di locali moderni ed interessanti dove nuove tendenze e culture si mescolano con armonia. Ci spostiamo verso il Quadrat d’Or, piazza dorata che contiene molti dei principali edifici modernisti, i nostri sguardi si perdono tra le sinuosità delle Case di Gaudì fino ad arrivare alla Sagrada Famìlia in eterna costruzione! La sera rimaniamo imbambolati dai giochi di luci delle fontane del Montjuic, meraviglia d’ingegneria idraulica del 1929, che tutt’oggi attrae folle di turisti! Che dire dell’atmosfera surreale del Poble Espanyol e di quella che sembra Venezia ed invece è la Plaçà d’Espanya! Per perdersi, anche un po’ storditi dal caldo, quale posto migliore del Parc Guell, designato come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, regno fatto di mosaici di vetro e ceramica! Rifocillati da aperitivi strepitosi, tapas, ci regaliamo dello shopping insolito e poco turistico. Ci muoviamo principalmente in metro, pulita e ben servita, dove troviamo anche una biblio-metrò per chi avesse voglia di leggere…che emozione il mio Amore che sciorina il suo spagnolo con disinvoltura, io arranco e mi rifugio nell’inglese, ma in Spagna lasciatelo stare…meglio l’italiano rivisitato…olè!!!
Nuovamente all’aeroporto destinazione Granata: atterriamo prestissimo e ritiriamo la macchina…da qui in poi saranno 2000km di paesaggi meravigliosi! Prima tappa la visita all’Alhambra. Dopo una fila pazzesca riusiamo ad entrare in questo complesso di palazzi e giardini che sono una meraviglia da vedere. La città mostra la bellezza dei suoi palazzi,dei suoi monumenti, con difficoltà; quasi soffocata dal caldo opprimente e da lavori di ristrutturazione in ogni dove. La lasciamo un po’ delusi ed assolutamente inconsapevoli della sorpresa che stiamo per avere.
Navigatore satellitare e tanta voglia di scoprire arriviamo a Siviglia e … ci lasciamo il cuore!!! Potrei descrivervi il sapore dei cibi tradizionali: il gazpacho, il jamòn iberico, le tapas, il pescaito frito, il tocino de cielo, la sangria; potrei mostrarvi le foto dell’architettura moresca con intarsi preziosi come ricami all’uncinetto; potrei imitare il ritmo del flamenco e la sensazione di impotenza che si prova visitando l’Arenal, una delle arene più antiche di Spagna; potrei raccontarvi di un corso pulitissimo, di un’architettura mozzafiato, di luci strategiche, di bici a noleggio ecologiche e carrozze d’altri tempi, di un lungo fiume molto romantico e di una cena indimenticabile … ma non lo farò!!!;-)))
Riprendiamo la strada e scendiamo fino a Tarifa punta dell’estremo sud, 14 km in linea d’aria dal Marocco, paese di surfisti dai pantaloni marocchini, vento impressionante, spiagge bianchissime, mare azzurro!
Lentamente risaliamo la costa tra località più o meno turistiche: Gibilterra, Marbella, Torremolinos, Malaga, Almeria, Alicante a cui dedicare qualche parola particolare…il Castello, le spiagge infinite e bianchissime, i ristoranti … special nomination per Manolete, dal mitico torero al gran sapore … le sardine alla griglia col limone sulla spiaggia ed il dolce far niente per ore!!!
Giusto in tempo, consapevoli o incoscienti, arriviamo a Valencia il giorno della Tomatina, lancio furente di pomodori impazziti, fortunatamente ne godiamo i fiori, gli spazi immensi ed originali della Ciutad de les artes i de les Ciencies, i mosaici del mercato, la bevanda tipica…l’horchata (meglio però la sangria), la paella, la crema catalana…vabbè l’avevate capito che era un viaggio enogastronomico, no?!;-)))
Arriviamo a Madrid, ultima tappa del nostro bellissimo viaggio, imponente, sontuosa come solo una Capitale sa fare. La Plaza Mayor protetta da palazzi importanti quasi la stringessero in un abbraccio caldo; il Palazzo Reale con le sue stanze di una ricchezza impressionante; la Gran Via sede della movida notturna e caotica; i musei Thyssen e del Prado dove potresti perderti per giorni e giorni. Ci sarebbero altri mille ricordi da ripescare, ma molto, tutto il resto lo terremo nel cuore…pronti per il prossimo viaggio!!!
Etichette: Diario di bordo
1 Comments:
Che spettacolo Amore!
Che vacansssa!
Momenti indimenticabili che porterò sempre nel cuore...e poi...non vedo l'ora di partire per la prossima!!!
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